lunedì 14 marzo 2011

Intervista: Rudy Valente (del 13/02/2006)


Gennaio 2006 è la data che segna l’inizio del primo Reality italiano via web! Si! Nasce Vite Spiate avente come location uno stabile sito a Milano, dove all’interno si trovano otto partecipanti, che “volente o nolente” sono obbligati a convivere. Vite Spiate nasce dell’idea di un serial americano e ha come obiettivo quello di seguire la vita delle persone per 14 ore al giorno; questa è una grande differenza che il reality presenta rispetto a tutti gli altri. I concorrenti possono dedicare 10 ore di tempo nell’arco quotidiano della propria giornata, all’esterno della casa per svolgere i propri impegni e doveri (lavoro, questioni personali, ecc).
La redazione di Quarto Potere è riuscita ad entrare all’interno di questo show, grazie all’intervista realizzata al partecipante Rudy Valente, che ha suscitato il nostro interessamento per il forte carattere che possiede. Il ragazzo si presenta molto bene sia nell’aspetto estetico che nella proprio cultura. Rudy possiede il mix giusto per avere successo e perché no, magari anche per diventare il nuovo talento dello spettacolo made in Italy. Conosciamolo un po’ meglio:

Fabio: Rudy Valente, giovane ragazzo lombardo che si definisce “cocciuto e passionale”, sei uno dei concorrenti del Reality via etere Vite Spiate, chi sei veramente, parlaci un pò di te.
Rudy: Fabio, che dirti di me! Sai molte persone hanno detto di me leggendo la mia scheda personale dal sito, che sembro di primo acchitto, una persona che se la tira, che si da delle arie. Secondariamente, gli stessi conoscendomi in chat, hanno avuto un ripensamento ed hanno scoperto in linea di massima la vera persona genuina in tutto e per tutto che sono effettivamente. Di me personalmente cos’altro posso aggiungere oltre a quello che già è presente nella scheda, …. beh, che mi sto divertendo molto qui dentro e che sta cambiando molto la mia personalità, appunto per questa esperienza. Sai vivere dentro un Reality è una cosa molto soggettiva, va da persona a persona. Io non immaginavo neanche di avere un’esperienza sotto tutti gli aspetti che si stanno presentando; convivere con sette persone, trovarsi a far da mangiare per sette, oppure come questa sera per ben 13 persone, fare le pulizie e soprattutto cercare di stare in armonia con tutti, a mio avviso è un’impresa a dir poco magistrale. Un’altra cosa che mi sta succedendo in questo momento e che sto imparando grazie a questo gioco, a capire il mondo del web, quello dei chattisti, e cercare di capire chi si cela dietro i vari nickname.

Fabio: Perché hai scelto di fare questa esperienza e di entrare a far parte del cast di Vite Spiate?
Rudy: In un mondo dove la notorietà ti viene presentata sotto forma di reality, ho deciso anche io di imbarcarmi in questo travolgente viaggio. I motivi che mi hanno spinto sono stati essenzialmente due: il primo, quello banalissimo di trovare a cercare in questo reality un gancio che mi potesse portare poi a fare quello che effettivamante voglio, cioè il cinema o meglio il teatro. Io penso che l’espressione maggiore per una persona in questo campo, cioè dello spettacolo, sia il palcoscenico del teatro, nonostante credo che le prospettive di guadagno siano ben che minime. Il secondo motivo mi è stato dettato dalla voglia di avere una nuova esperienza, principalmente perché questo reality si presentava fin dall’inizio innovativo, sia nella forma e sia nei contenuti. Il fatto stesso che io potessi uscire dalla casa per dieci ore al giorno per fare le mie cose, mi ha dato modo di dire si e di accettare, perchè contrariamente, se m’avessero proposto lo stile vero e proprio del reality, tipo grande fratello, dove sei tappato per tre mesi in una casa senza alcuna possibilità di comunicare con l’esterno, e di avere rapporti personali, ecco a quel punto avrei sicuramente rifiutato.

Fabio: Con quale persona all’interno della casa hai legato di più?
Rudy: Con nessuno io lego molto. Quello che vedono e che vedete può essere una finzione mia o può essere magari un gioco, io questo non te lo voglio e non te lo posso dire perché come in tutti i reality… eh, come si suol dire, ne rimarrà soltanto uno, quindi auspico che sia io l’highlander finale e quindi non mi posso permettere di scoprire le mie tattiche. Voi ragazzi, vedete da casa vostra tutto come un gioco, e di fatto lo è, però io vi posso assicurare che qui dentro è una guerra! Siamo in una situazione nelle quale le sottigliezze psicologiche che girano attraverso le relazioni interpersonali tra i partecipanti all’interno della casa, fanno muovere determinate pedine. Alla fine, con tutto ciò, si determina il migliore o il peggiore della settimana o addirittura si arriva all’espulsione. In conclusione dico, lego con tutti e allo stesso tempo non lego con nessuno.

Fabio: E all’esterno sei fidanzato o sei single?
Rudy: Io nella mia vita privata ho un rapporto con una persona che dura da quasi un anno. È un relazione di “molla e piglia”, l’amore sai com’è, rose o spine, litigarello, tutto quello che vuoi. Sono fidanzato, però questo non preclude tantissime altre vie. Io inoltre reputo che l’amore è bello se è come nelle fiabe, deve avere un inizio ed una fine, altrimenti a mio avviso non ha ragione di esistere.

Fabio: Cosa ti aspetti accadrà nella tua vita, finita questa avventura?
Rudy: Alla fine di questa avventura spero e mi auguro di poter dire la frase eh….. che un reality l’ho fatto anch’io. Inoltre, a parte questo, spero che l’esperienza che sto vivendo mi aiuti a cambiare la mia vita in bene, se non come vincitore, perché si sa come Sanremo, come ogni altro posto dove si proclama il numero uno, chi vince non è mai quello che viene premiato. Oltretutto, mi auguro che questo reality mi porti a conoscere tutta quella serie di contatti che mi possano permettere di concretizzare il mio sogno, che è appunto come già ti ho detto, fare teatro. Magari arriva qui in casa la Carla Fracci di turno, oppure un Direttore Artistico, o persone che in un futuro mi invitano a serate di gala. Sai, io penso che il passaparola e il relazionarsi con le persone sia un’arma potente a volte molto più di un contratto di esclusiva con una società di moda. Quindi visto che io vedo tutto questo come trampolino di lancio, ben venga per lanciarmi al meglio.

Fabio: Per chi come te, si vuole cimentare in situazioni anologhe a queste, (partecipare ad un reality), cosa consigli?
Rudy: Tutti i ragazzi che vogliono entrare nel mondo dei Reality, dello spettacolo perché anche questo pur se viaggia nel web, è spettacolo, devono essere camaleontici, devono prepararsi ad affrontare, detto da me, una “guerra”. Infatti io definisco questo reality, come un’arena con all’interno, noi, sette piccoli gladiatori, che lottiamo per cercare ogni giorno di spuntarci il voto in più o in meno e che per farlo dobbiamo usare tutte le nostre armi. Quelle a nostra disposizione possono essere la simpatia, la cultura, la nostra potenza per bucare lo schermo. Ai ragazzi, quello che consiglio, è di cercare di farsi un ottimo bagaglio culturale e soprattutto un po’ di pelo nello stomaco, per poter affrontare le bordate che ricevono ed automaticamente poter permettersi di dare queste bordate alle altre persone. Inoltre una cosa che non deve mancare è un’alta percentuale di sicurezza, perché altrimenti ragazzi non si va da nessuna parte, come penso in tutti i lavori della vita. Questo però è un lavoro molto più subdolo; l’artista, in riferimento al mondo dello spettacolo, ha un lavoro che viaggia sui dei fili, su canoni di apprezzamento di gente che magari non ha mai visto, non ha mai sentito. Tutto questo è l’indice poi del tuo successo, che ti viene ripagato con del denaro. Io sostengo anche che il denaro che l’artista riceve, viene dato come compenso per aver limitato la propria privacy.
L’artista non ha successo soltanto per il proprio aspetto fisico; alla fine puoi essere bello ma se sei privo di contenuti a livello tuo personale di cultura, di simpatia, come ti dicevo prima, di strada ne farai ben poca.

Fabio: Grazie mille per la tua collaborazione e ti auguro davvero di riuscire ad avere una baita in montagna, quindi a coronare l’altro tuo sogno, oltre a quello che sicuramente si realizzerà, cioè di diventare un ottimo attore di teatro!
Rudy: Grazie mille a te Fabio per avermi dimostrato un tuo interessamento. Un bacio

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