Fabio: Estate 2005, Fatalità, per ben cinque estati di seguito siete state nelle classifiche italiane, come vi sentite?
Paola&Chiara: Artisticamente siamo da sempre soddisfatte di quello che abbiamo fatto al di là del risultato in classifica che quest’anno è stato soddisfacente dal punto di vista delle vendite rispetto agli anni scorsi; però in fondo siamo consce del fatto che il nostro è un percorso artistico di “un certo tipo”, che facciamo in assoluta libertà, sapendo anche che certe scelte non sono completamente consone a determinate scelte di mercato che sono quelle di oggi. Sono delle scelte artisticamente coerenti col nostro pensiero e con quello che vogliamo comunicare oggi a l’audience.
Quindi ciò come artiste ci gratifica ed è sufficientemente appagante.
Penso che comunque ci possa servire nei mesi a venire una pausa per rivedere una serie di cose. Con il Greatest Hits e con questo Cd singolo (EP), curato a dovere, pensiamo sempre di aver dato qualcosa in più rispetto ai soliti progetti del singolo o remix.
Affrontiamo sempre le cose in modo creativo e ci sentiamo di dare qualcosa di più al pubblico, in particolare a chi ci ama, ci segue e ci accetta anche in tutte le nostre trasformazioni, quindi siamo contente di questo bilancio.
Fabio: Tornando al singolo di quest’estate, nel videoclip si notano colori che si alternano tra il rosso ed il bianco. Come mai questa scelta per “Fatalità”?
Paola&Chiara: A volte certe scelte sembrano studiate, ma in realtà sono delle intuizioni creative che ti vengono così come per le canzoni e quando pensi a come vorresti fare il video, ti vengono in mente cose, immagini, colori, qualcosa che possa essere coerente. A posteriori ci sentiamo di dire che il rosso e il bianco sono due colori speciali, perché il primo rappresenta la passionalità ed è anche abbinale al discorso del “Fatale”, un colore forte, sanguigno; il bianco invece è la purezza. Potrebbero essere due facce del sentimento o dell’amore, però è sempre un’interpretazione a posteriori. In realtà quando abbiamo fatto questa scelta, l’abbiamo fatta inconsciamente. Non dico casualmente perché la casualità non esiste, è solo un pensiero che piano piano lavora e scava dentro di te e viene fuori sotto forma di “fatalità”, ma in realtà non lo è…
Paola&Chiara: Artisticamente siamo da sempre soddisfatte di quello che abbiamo fatto al di là del risultato in classifica che quest’anno è stato soddisfacente dal punto di vista delle vendite rispetto agli anni scorsi; però in fondo siamo consce del fatto che il nostro è un percorso artistico di “un certo tipo”, che facciamo in assoluta libertà, sapendo anche che certe scelte non sono completamente consone a determinate scelte di mercato che sono quelle di oggi. Sono delle scelte artisticamente coerenti col nostro pensiero e con quello che vogliamo comunicare oggi a l’audience.
Quindi ciò come artiste ci gratifica ed è sufficientemente appagante.
Penso che comunque ci possa servire nei mesi a venire una pausa per rivedere una serie di cose. Con il Greatest Hits e con questo Cd singolo (EP), curato a dovere, pensiamo sempre di aver dato qualcosa in più rispetto ai soliti progetti del singolo o remix.
Affrontiamo sempre le cose in modo creativo e ci sentiamo di dare qualcosa di più al pubblico, in particolare a chi ci ama, ci segue e ci accetta anche in tutte le nostre trasformazioni, quindi siamo contente di questo bilancio.
Fabio: Tornando al singolo di quest’estate, nel videoclip si notano colori che si alternano tra il rosso ed il bianco. Come mai questa scelta per “Fatalità”?
Paola&Chiara: A volte certe scelte sembrano studiate, ma in realtà sono delle intuizioni creative che ti vengono così come per le canzoni e quando pensi a come vorresti fare il video, ti vengono in mente cose, immagini, colori, qualcosa che possa essere coerente. A posteriori ci sentiamo di dire che il rosso e il bianco sono due colori speciali, perché il primo rappresenta la passionalità ed è anche abbinale al discorso del “Fatale”, un colore forte, sanguigno; il bianco invece è la purezza. Potrebbero essere due facce del sentimento o dell’amore, però è sempre un’interpretazione a posteriori. In realtà quando abbiamo fatto questa scelta, l’abbiamo fatta inconsciamente. Non dico casualmente perché la casualità non esiste, è solo un pensiero che piano piano lavora e scava dentro di te e viene fuori sotto forma di “fatalità”, ma in realtà non lo è…
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